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Stati Uniti pronti ad attaccare i narcos in Venezuela. Maduro chiede aiuto a Russia, Cina e Iran

Last updated: 01/11/2025 6:50
By Redazione 100 Views 4 Min Read
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NICOLAS MADURO PRESIDENTE VENEZUELA
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Cresce la tensione nel Mar dei Caraibi. Secondo documenti interni del governo americano ottenuti dal Washington Post, Caracas ha richiesto assistenza per radar, manutenzione di aerei militari e persino missili

Mentre gli Stati Uniti rafforzano la loro presenza militare nel Mar dei Caraibi, il presidente venezuelano Nicolás Maduro avrebbe chiesto sostegno a Russia, Cina e Iran per potenziare le difese del Paese. Secondo documenti interni del governo americano ottenuti dal Washington Post, Caracas ha richiesto assistenza per radar, manutenzione di aerei militari e persino missili.

Una lettera indirizzata a Putin sarebbe stata consegnata da un alto collaboratore di Maduro durante una recente visita a Mosca. In un messaggio parallelo, il leader venezuelano avrebbe scritto anche al presidente cinese Xi Jinping, chiedendo una “cooperazione militare estesa” per fronteggiare “l’escalation tra Stati Uniti e Venezuela” e sollecitando la produzione di nuovi sistemi radar.

Secondo i documenti, il ministro venezuelano dei Trasporti Ramón Celestino Velásquez avrebbe inoltre coordinato l’acquisto di droni e apparecchiature militari dall’Iran, comprese tecnologie di intercettazione GPS e droni con un raggio d’azione di circa mille chilometri.

Washington nel frattempo ha dispiegato navi, truppe e droni vicino alle coste venezuelane con l’obiettivo dichiarato di contrastare il narcotraffico, mentre Caracas denuncia una “provocazione militare”. L’ONU afferma che gli attacchi alle imbarcazioni che Trump sostiene vengano usate per il traffico di droga sono illegali. Il responsabile dei diritti umani delle Nazioni Unite ha condannato gli attacchi militari e ha chiesto un’indagine indipendente.

Domenica, un aereo da trasporto russo Ilyushin Il-76, già sanzionato dagli Stati Uniti per traffico di armi, è atterrato a Caracas dopo aver evitato lo spazio aereo occidentale. L’episodio è avvenuto a poche ore dalla ratifica di un nuovo trattato strategico tra Mosca e Caracas, che conferma l’alleanza fra i due Paesi, anche se gli analisti ritengono che le risorse russe siano oggi limitate a causa della guerra in Ucraina.

La cooperazione tra Russia e Venezuela, avviata ai tempi di Hugo Chávez, include la produzione di armi, la gestione di giacimenti petroliferi e accordi industriali nel settore energetico. Tuttavia, gran parte dell’equipaggiamento militare venezuelano risulta ormai obsoleto: “Molti elicotteri non sono più operativi e i missili sono vecchi”, ha dichiarato un ex ufficiale militare citato dal WP.

Nonostante il rinnovato attivismo, diversi esperti dubitano che Mosca sia disposta a impegnarsi realmente per difendere Caracas. Ma Mosca resta comunque un partner economico cruciale. Le società russe partecipano a tre joint venture nel settore petrolifero venezuelano, che producono oltre 100.000 barili al giorno, pari a circa l’11% della produzione nazionale. La Russia detiene inoltre diritti di esplorazione su giacimenti di gas e petrolio per un valore stimato fino a cinque miliardi di dollari.

Fonte Agenzia Dire www.dire.it

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NICOLAS MADURO PRESIDENTE VENEZUELA

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