In alcune religioni il peccato attiene alla sfera morale e alla volontà individuale, ma ciò spesso può avere anche delle ripercussioni nel sociale.
La “superbia” è uno dei sette peccati capitali, quello cioè di ostentare sicurezza e cercare di sminuire gli altri, che è ‘ l’opposto dell’umiltà. Il superbo non favorisce e non gradisce la crescita altrui, ma al contrario cerca di distruggere coloro che mettono a rischio la sua presunta convinzione di superiorità, ostentando contemporaneamente disprezzo verso gli altri.
Queste azioni si ripetono purtroppo in ogni occasione ed in ogni luogo, cercando sempre di essere sostenuto dai propri sostenitori che, anche se spesso non condividono, rafforzano per puro servilismo.
Il superbo è una persona “malata” della propria superiorità, molto spesso presunta, e necessita quindi di continue “dosi” di riconoscimento. Il singolo superbo sarebbe innocuo se fosse un superbo qualsiasi, passerebbe anche inosservato, ma è al contrario un grosso pericolo per la società quando è un personaggio pubblico o influente e, cosa peggiore, o quando fa parte di un insieme di superbi, che usano il loro potere per sottomettere la società in cui vivono ai loro voleri e ai loro valori.
Il superbo non si sazia mai, vive nella convinzione di essere sempre superiore agli altri, mette sé stesso su un piedistallo e pretende di mantenere nel tempo i diritti acquisiti.
Ma quali sarebbero questi diritti ? Forse quello di essere un rappresentante politico o un personaggio che agisce nell’ombra ed ha parecchia influenza sui cittadini, ritenendosi entrambi esseri superiori.
Precisazione. Il politico è eletto dal popolo non “un eletto”, l’altro un manovratore occulto, più pericoloso in quando agisce nell’ombra.
Queste due posizioni dovrebbero semmai aiutare i cittadini che rivendicano loro precisi diritti, non essere utili per soddisfare il proprio ego.
I nomi dei superbi sono tanti, come sono tanti coloro che per non fargli un torto, pur soffrendo e patendo anche loro alcuni gravi disagi, accettano di sostenerlo nella speranza di avere un ritorno da questo loro atteggiamento.
E mentre chi ride e deride, allontana l’attenzione da certi problemi, la “superbia” avanza sempre più a dispetto di chi invece certi disagi li vive giornalmente sulla propria pelle. Ad Maiora