È scattato per le medie imprese l’obbligo di sottoscrivere la polizza catastrofale previsto dalla
Legge di Bilancio del 2024.
Un obbligo senza sanzioni comunque, anche se le imprese sprovviste della copertura avranno una serie di penalizzazioni in tema di accesso a contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubblici.
La misura, chiesta più volte dalle autorità di vigilanza e la cui applicazione era stata rinviata,
si è resa necessaria a seguito del progressivo venire meno delle garanzie e degli aiuti pubblici in caso di eventi disastrosi e climatici, come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni.
Eventi che provocano ingenti e crescenti danni in un paese a forte rischio sismico e idrogeologico
e il quale subisce gli effetti dei cambiamenti climatici.
Da qui la necessità della norma , che esclude le imprese agricole.
Per le micro e piccole imGiovanni Liverani (Ania): “Italia Paese a rischio, l’auspicio è che tutti si assicurino entro i termini”.
Per le micro e piccole imprese l’obbligo scatterà il 31 dicembre 2025, per le medie la scadenza è stata appunto ieri mentre per le grandi imprese, il termine era il 31 marzo 2025 ma con sospensione per i primi 90 giorni, delle sanzioni.
Per le aziende, assicura il presidente dell’Ania Giovanni Liverani a Repubblica “il costo di una polizza è, in media, di circa 100 euro l’anno per le microimprese e di circa 250 euro l’anno per le piccole e medie imprese, con differenze a livello territoriale in base al grado di rischio, come previsto dalla legge.
Per le micro e piccole imprese, cioè la maggioranza dei potenziali assicurati, il termine per adeguarsi non è ancora scaduto e ci aspettiamo un significativo aumento di richieste negli ultimi due mesi dell’anno. L’auspicio è che tutti si assicurino entro i termini perché in Italia, uno dei Paesi europei a maggior rischio, il livello di copertura, in particolare tra le piccole e microimprese, non supera il 7%”.
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