Dal profilo Facebook di Corradino Mineo
“Che volete di più? Trump porta i dazi contro l’Europa al 50%. Dice “non sto cercando una trattativa. L’Unione Europea è nata per danneggiarci”.
È una dichiarazione di guerra. Ha aggiunto che le poche fabbriche rimaste nel vecchio continente devono trasferirsi negli Stati Uniti. Che l’Europa non può eccepire sulla qualità, o la pericolosità, dei prodotti alimentari che ci vendono. Né tassare, a nessun titolo, i profitti che che i colossi del Big Tech con sede in in USA realizzano in Europa. Che i nostri risparmi servano a finanziare il debito americano, che crescerà ancora dopo che il Presidente ha fatto approvare dalla House una legge per ridurre le tasse dei ricchi. Ed è ovvio, Trump pretende che ogni transazione si faccia in dollari. Basta con l’euro.
Poi usa l’amico russo per minacciarci ai confini, che i presidenti americani suoi predecessori ci avevano imposto, trasformandoci da Stato Europeo, già con una moneta e un giorno con una politica, in una frontiera dell’Occidente con l’Oriente “dispotico”. Con il suo appoggio, Putin ha ottenuto che la guerra continua mentre si parla di pace.
Lavrov ha detto che presenteranno un piano. Sarà -temo- un piano di annessioni, della Crimea, degli altri 4 oblast che le truppe russe controllano in parte, più un enorme zona “cuscinetto” sottratta al controllo ucraino. Vorrà che a firmare il piano non sia Zelensky, ma chissà chi da eleggere con droni e missili balistici sulla testa. E che l’Europa disarmi l’Ucraina e i paesi in prossimità del confine russo, come se fosse stata l’Europa a invadere violando il diritto internazionale.
L’altro suo amico, Netanyahu, spiega senza pudore che qualsiasi Stato di Palestina sarebbe un pericolo per Israele. Che l’esercito di Tel Aviv – e assicura che Trump è d’accordo- controllerà la striscia di Gaza, chiudendo i palestinesi sopravvissuti in piccole isole, circondate da filo spinato, controllate da droni, affamate e bombardate. ogni volta che Israele lo riterrà. Così, finalmente, quei testoni chiederanno di essere deportati. Nel deserto della Libia e in Sudan, se Giordania ed Egitto non apriranno le porte.
Non è così? Pensate ancora che Trump e Putin siano costruttori di pace? Che Trump riuscirà dove Biden aveva fallito, cioè nel trattenere dalle stragi il governo di Israele? Pensate che il vero genocidio non sia quello perpetrato a Gaza, ma in sud Africa, dai neri ai danni dei bianchi? E che mentano televisioni e giornali quando affermano che le immagini di cadaveri, sbattute in faccia da Trump al presidente sud africano, erano state in realtà riprese in Congo? Pensate che Harvard sia davvero un covo di terroristi “anti americani” e “antisemiti” e che sia dunque giusto proibirne l’accesso agli studenti stranieri e farla chiudere? Se pensate questo, lettori de La Verità o del Fatto, ditelo. Insieme a Meloni che ripete “niente contro Trump” e Salvini, “niente contro Putin”.
Se invece riteneste che ci sia del vero nelle tesi del Caffé, chiedete con forza -come Michele Serra e più di lui- che l’Europa si unisca. Con un accordo tra Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e chi vorrà, compreso il Regno Unito, se ci stesse. Chiedete a chiunque ci rappresenti di fare come la Cina. Di rispondere a dazi con dazi. Disinvestendo dal debito USA. Spingendo le transazioni con altre monete e non più in dollari. Di ricostruire qualcosa che somigli alle Nazioni Unite, stavolta senza diritto di veto. Di sostenere il Tribunale Penale Internazionale che ha ordinato la cattura di Putin e Netanyahu, dopo aver arrestato il serbo Milosevic e il kossovaro Taçi. Di chiedere alla Corte Internazionale di Giustizia, tribunale ONU con sede all’Aia, di dirci, dopo attento esame, se sia genocidio quello di Gaza”.

